COME LAVORO
COME LAVORO
1- Considero lo stile dell’oggetto da restaurare
2- Scelgo il materiale e l’intreccio più adatti
3- Valuto la solidità della struttura
Come Lavoro
COME INTERVENGO E SU COSA
A chi mi chiede in cosa consiste il mio lavoro rispondo, semplicemente, che do nuova vita a qualsiasi tipo di sedie, telai, poltrone e divani, letti e copritermosifoni che richiedono un’impagliatura con lavorazioni tradizionali e artistiche.
Utilizzo solo materiali naturali, facili da mantenere, sani e belli nel tempo. È un lavoro fatto tutto a mano, con movimenti antichi e pochi strumenti. I vari i metodi d’intreccio mi permettono di dare vita a differenti tipologie di sedute e di personalizzare le sedie rendendole uniche.
Ristrutturo anche elementi da giardino in vimini e giunco.
A volte faccio ‘cose strane’ che mi impegnano tanto ma anche mi divertono molto, come quella volta in cui ho rifatto i sedili in paglia di una Fiat 500 decapottabile e quando ho rimesso a nuovo i sedili in midollino di una vecchia Topolino.
Ritiro e consegno anche a domicilio.
I MATERIALI CHE USO
MIDOLLINO
L’uso di questo materiale,
comunemente chiamato vimini, è molto antico.
Il midollino viene ricavato dalla parte interna (il midollo) del rattan, una specie di palma rampicante diffusa nelle zone tropicali e sub-tropicali.
Elegante ma robusto trova numerosi utilizzi nell’arredamento moderno, da cestini e piccoli oggetti a sedie di raffinato design e salotti etnici.
Paglia di Vienna
La Paglia di Vienna, il più conosciuto dei tessuti rattan, è una struttura delicata e dall’aspetto elegante ma la lavorazione è laboriosa e prima di utilizzarlo bisogna tenerlo in acqua per un po’ di tempo perché si ammorbidisca e possa essere lavorato facilmente. Si usa per l'impagliatura di sedie - la più famosa è la Thonet n.14 -, per realizzare copritermosifoni o ante in mobili che richiedono una buona areazione.
Erba di palude
L’erba di palude è la base per la realizzazione dell'impagliatura. Questa pianta cresce nelle zone umide come acquitrini e rive di fiumi e di laghi e la sua altezza varia dal metro al metro e mezzo.
Si raccoglie a mano, con un falcetto, in piccoli fasci che poi si fanno essiccare al sole e all’aria.
È utilizzata per impagliature classiche
con disegno ‘a busta’.
Giunco
La sua caratteristica è la leggerezza e la flessibilità. Cresce nelle zone umide e ama il sole
anche se si trova è possibile trovarlo nei boschi sulle le spiagge. Ridotto in striscioline di diametro che varia da 1,5 mm. ai 3,00 mm è utilizzato per la Paglia di Vienna tessuta a mano e per le rinomate impagliature Chiavarine e a Raggio di sole.
Cordoncino cinese
Si chiama così perché proviene dalla Cina.
È una paglia palustre ritorta a due o tre capi, lavorata a mano o a macchina.
Adatta per le lavorazioni quadrettate e a disegno.
Corda
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LAVORAZIONI
Impagliatura a spicchi
Tipica della Romagna, è uno dei metodi più classici e viene realizzata con erba palustre. Un tempo si utilizzavano corda di carta, cordoncino, foglie di mais che sono ormai introvabili.
Impagliatura a scacchi
Realizzata in corda naturale è apprezzata perché robusta e resistente.
Paglia di Vienna
È elegante e delicata. La lavorazione tradizionale che prevede un paziente intreccio di fili, è piuttosto laboriosa e si effettua direttamente sulla seduta. La paglia di Vienna può anche essere realizzata a mano o a macchina come un tessuto e poi rifinita con del midollino.
Impagliature artistiche
Impagliatura a midollino, impagliatura a ventaglio, impagliatura a fantasia oppure metà paglia metà corda.